La sig.ra N.S è partita dalla città ucraina di Kharkiv, viaggiando su diversi autobus, arrivando a Brescia il primo agosto 2022. Dopo avere espletato le formalità documentarie in questura è stata ospite di un progetto di prima accoglienza a Castrezzato in provincia di Brescia e, successivamente, da marzo 2023 fino a oggi, è ospite nel progetto di accoglienza e integrazione (SAI – Sistema Accoglienza Integrazione) a Palazzolo sull’Oglio.
La signora ha frequentato da subito la scuola pubblica CPIA seguendo un corso di italiano e prendendo parte con assiduità e interesse al corso di alfabetizzazione organizzato all’interno del progetto. Ha svolto, per qualche giorno, un’attività di volontariato presso un negozio del commercio “Equo e Solidale”.
Sono stati asseverati i suoi titoli di studio, diploma infermieristico e laurea in economia delle aziende farmaceutiche, la ricerca del lavoro è stata rivolta principalmente considerando l’ambito delle sue professionalità ma non avendo ancora una padronanza della lingua italiana, ha accettato, per due mesi circa, un lavoro di sostituzione come addetta alle pulizie in una banca.
Successivamente è stata presentata, tramite la Fondazione Adecco, a un colloquio conoscitivo per un tirocinio per una posizione a Ikea nel negozio di Brescia e, seguentemente, con esito positivo, per una posizione a Primark nel negozio di Brescia, dove, attualmente, sta svolgendo un mese di prova come addetta alle vendite. È molto contenta di questa situazione lavorativa, si sta impegnando a migliorare il suo livello linguistico, continuando a frequentare il corso di italiano quando non è al lavoro.
E.M.R è una persona con la sindrome di Down, ha sempre fatto dei tirocini, ma mai nessuno ha considerato di poterla assumere. Questo perché le persone Down vengono spesso considerate degli eterni bambini, ma E.M.R adesso è adulta e vuole essere trattata nella giusta maniera.
Abbiamo preparato i colleghi di Sephora sulla relazione portando le sue richieste:
“La prima cosa è darmi il tempo di imparare le procedure passando del tempo con me, in cui facciamo l’attività insieme. Spiegarmi con calma anche le attività più complesse e rendermi partecipe degli obiettivi da raggiungere. Correggere eventuali errori è fondamentale perché io possa imparare al meglio la mia mansione. A volte le mie risposte sembrano trasmettere di essere infastidita in realtà è un atteggiamento che ho da sempre ma non è un giudizio e un’antipatia verso i miei interlocutori. Anche in questo caso se me lo fate notare possibilmente con ironia non ci rimango male ma va bene anche farmelo notare e basta”.
Grazie a questa breve presentazione che E.M.R ha voluto fare ai colleghi oggi ha ottenuto un contratto di sei mesi, quindi finalmente può dire: “sono un’adulta”.
Barbara è una giovane mamma che dal Sud d’ltalia si trasferisce a Milano con il marito e i suoi figli. Quando arriva a Milano inizia subito a sognare di avere un riscatto personale, cambiare vita, iniziare finalmente a lavorare e sentirsi realizzata. Barbara viene da un passato difficile, in cui non le è stato permesso di sviluppare le sue potenzialità, studiare e seguire i suoi sogni.
Quando Barbara incontra Fondazione Adecco è un’esplosione di energia e voglia di fare: si dice subito interessata a ogni tipo di opportunità formativa e lavorativa. Dopo un percorso di orientamento, in cui analizza se stessa e riscopre i talenti che aveva dimenticato di avere, passa a un corso di inglese e uno di informatica, fino a un corso HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), proprio per potersi aprire più porte possibili.
Alla fine di queste esperienze Barbara inizia finalmente a lavorare in un ambito che lei ama: quello del make-up e della cura della persona. A oggi non ha ancora raggiunto un contratto stabile, ma ci sta lavorando giorno per giorno, mettendo le basi per costruire le competenze che la sorreggeranno nel corso della sua carriera, il tutto con il supporto di Fondazione Adecco.