Compiti@casa: il progetto di Università di Torino e Fondazione De Agostini per contrastare la dispersione scolastica

Torino, 26 maggio 2022. Venerdì 27 maggio 2022, alle ore 10.00 nell’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino (Lungo Dora Siena 100 A), si terrà l’incontro tra i protagonisti di “compiti@casa”, progetto ideato dalla Fondazione De Agostini, in collaborazione con l’Università di Torino e rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, con l’obiettivo di contrastare la fragilità educativa e la dispersione scolastica, rese ancora più forti durante e dopo la pandemia.

All’evento parteciperanno 159 studenti di alcune scuole che hanno aderito al progetto, giunto quest’anno alla seconda edizione: I.C. Leonardo da Vinci-Frank di Torino, I.C. Bottacchi di NovaraI.C. Rita Levi Montalcini di NovaraI.C. Renzo Pezzani di Milano e I.C. Adelaide Ristori di Napoli

I ragazzi incontreranno per la prima volta dal vivo 51 dei tutor universitari che durante tutto il percorso del progetto li hanno seguiti e aiutati nello studio, attraverso la piattaforma digitale creata appositamente dall’Università di Torino https://compitiacasa.i-learn.unito.it/

La mattinata sarà introdotta dalla Prof.ssa Marina Marchisio, coordinatrice del progetto “compiti@casa” e Ordinario di Matematiche Complementari all’Università di Torino, che svolge da anni ricerche nel campo della Digital Education e coordina numerosi progetti di ricerca e didattica sul tema, anche presso il MIUR e da Chiara Boroli, Presidente di Fondazione De Agostini. Parteciperà all’incontro anche la Prof.ssa Barbara Bruschi, Vice-Rettrice per la didattica dell’Università di Torino.

L’incontro vedrà poi uno scambio di esperienze e di testimonianze tra gli studenti e i tutor universitari che racconteranno l’efficacia del percorso fatto sotto la guida degli insegnanti e con la disponibilità di entrambi ad accogliere questa opportunità di sostegno da un lato e di formazione dall’altro.

La finalità di compiti@casa è, infatti, quella di sostenere e accompagnare nello studio gli alunni in difficoltà con un’azione educativa mirata, con l’utilizzo di metodologie innovative e strumenti digitali, e con tutor giovani, motivati e preparati che, in un’ottica di peer education (cioè un’educazione tra persone simili, che possono condividere un “piano comune” per dialogare), possono non solo aiutare i ragazzi nell’apprendimento ma essere soprattutto capaci di ascolto, accoglienza e buone relazioni (seppur a distanza).

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