Il sistema dei servizi e degli interventi legati alla disabilità sul territorio della provincia di Novara è caratterizzato da un’elevata frammentazione di attori, interventi, fonti di finanziamento, saperi. È quanto emerge in anteprima da una ricerca condotta da Laura Lazzarotto e Nadia Trabucchi, ricercatrici dell’IRS di Milano, che presenteranno i risultati del loro studio al convegno “Disabilità, associazionismo e welfare di comunità: lo strumento dell’osservatorio”, che si terrà sabato 28 marzo 2009, dalle ore 9.00, presso l’aula magna della Facoltà di Economia dell’Università “Avogadro” a Novara. Con le due ricercatrici interverranno anche l’assessore provinciale alle politiche sociali Massimo Tosi, il presidente di CSV.net Marco Granelli e Alessandro Battistella, consulente dell’IRS.
La ricerca, intitolata “A più voci”, è stata voluta dall’Assessorato alle politiche sociali della Provincia di Novara nell’ambito della sperimentazione dell’Osservatorio delle politiche sociali, alla luce della dichiarazione di intenti tra Provincia di Novara e Associazione Centro Servizi per il Volontariato, finalizzata a promuovere iniziative che coinvolgano i diversi attori del sistema di “welfare di comunità” a favore dei disabili. La ricerca è stata sostenuta dalla Fondazione De Agostini, da sempre vicina alle organizzazioni e alle associazioni che operano sul territorio novarese e disponibile a sperimentare con la Provincia di Novara nuovi approcci alle tematiche emergenti.
Lo studio ha evidenziato l’interesse dell’Assessorato alle politiche sociali e degli amministratori locali ad aprire un confronto sullo stato delle politiche a favore dei cittadini disabili e delle loro famiglie, dando la possibilità alla Provincia di ricostruire il quadro dei servizi pubblici rivolti alla disabilità e all’A.CSV di valorizzare ulteriormente le associazioni di volontariato.
L’indagine condotta da Laura Lazzarotto e Nadia Trabucchi ha sottolineato come le persone, i servizi, le istituzioni e le organizzazioni che si occupano di disabilità in provincia di Novara rappresentino un mondo composito, ricco di motivazione, esperienza e intraprendenza, ma che fatica a leggersi come sistema sinergico e a trovare delle visioni incoraggianti
dei problemi di cui farsi carico. È quindi necessario, secondo le due ricercatrici, che un nuovo sistema di “welfare di comunità” inizi a progettare un’altra visione collettiva di intervento, offrendo ai disabili del territorio una nuova varietà di servizi mirati. Obiettivo raggiungibile attraverso lo sviluppo della cultura e dell’utilizzo della valutazione e del monitoraggio dei problemi, il potenziamento di strumenti di facilitazione e snellimento amministrativo, la circolazione di informazioni e opportunità presenti sul territorio, l’utilizzo e la diffusione degli strumenti di valutazione ICF (vincolante per gli stati membri dell’Unione Europea) per la disabilità.