Progetto Giano
Offrire una risposta adeguata al bisogno di tutela nei confronti di ragazzi minori adolescenti, privi di sostegno, in uscita da un percorso comunitario
Exodus – fondata a Milano da don Antonio Mazzi nel 1979 per il recupero dei tossicodipendenti – da venticinque anni è impegnata nell’aiuto alle persone disagiate, nella prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile, nella formazione dei genitori.
Una realtà con 18 case in Italia e con interventi all’estero in Brasile, Honduras, Patagonia, Etiopia. Madagascar e Ucraina
Nel biennio 2005-2006 Exodus ristruttura in Garlasco (Lomellina) la Cascina Toledina, già di proprietà della Fondazione, aprendo una Comunità per ex tossicodipendenti e successivamente una Comunità educativa per minori. I ragazzi vengono inseriti nella comunità educativa con decreto del Tribunale dei Minorenni sia per un provvedimento penale (DPR. 448/88 “messa alla prova”) sia per procedimento civile (inadeguatezza delle funzioni genitoriali).
Il progetto Giano – sostenuto dalla Fondazione De Agostini – prevede due tipi di intervento, uno di natura strutturale e uno di natura educativa.
Il primo intervento richiede il completamento della ristrutturazione di un edificio di proprietà di Exodus, adiacente la cascina Toledina, di circa 400m² distribuiti su due piani, che – oltre ad aumentare la ricettività della comunità educativa già esistente – prevede la realizzazione di due mini alloggi destinati a giovani in uscita dalla comunità educativa.
La seconda parte del progetto è di tipo socio-educativo a sostegno di quei ragazzi che, in fase post comunitaria, necessitano di un periodo di transizione da vivere in un ambiente protetto.
Un tempo – per chi non può o non è in grado di rientrare in famiglia ma non è ancora pronto per affrontare da solo il positivo reinserimento sociale – per un cammino di accompagnamento nella sperimentazione delle responsabilità legate all’autonomia emozionale, relazionale, economica e sociale.
Gli strumenti impiegati saranno di accompagnamento-tutoraggio per aiutare il minore a comprendere quali mansioni e occupazioni sia in grado di svolgere; a concepire una casa per sé e ad averne cura; a riprendere i contatti con i coetanei senza temerne il giudizio o il rifiuto; a creare rapporti affettivi e familiari equilibrati.
In progetto Giano viene data rilevanza all’autonomia emotiva, alla formazione di una coscienza individuale, all’indipendenza psicologica.
Le famiglie di origine dei minori saranno sostenute attraverso azioni formative e colloqui per aiutare il nucleo a ricostruire legami e relazioni differenti rispetto al passato.