Da lunedì 22 aprile anche Pompei entra a far parte della rete di Museo per tutti, che include così 38 siti fra Beni artistici e …
Museo per tutti
Rendere il patrimonio culturale fruibile anche alle persone con disabilità intellettiva
L’accessibilità di un qualsiasi luogo di cultura non si misura solo dall’assenza di barriere architettoniche o sensoriali: poco esplorate spesso risultano le necessità della persona con disabilità intellettiva.
“Museo per tutti – Accessibilità museale per persone con disabilità intellettiva” è un progetto di inclusione sociale che rispetta il principio della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità secondo cui è riconosciuto a queste ultime il diritto a prendere parte con gli altri alla vita culturale. Attraverso la realizzazione di percorsi e materiali accessibili, promuove il diritto alla cultura delle persone con disabilità intellettiva e dei loro caregiver all’interno di musei, beni storici, aree archeologiche.
Partendo dall’esperienza del progetto Scienzabile, che al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano consente la visita museale a bambini con disabilità intellettiva, l’Associazione L’abilità Onlus ha ideato un nuovo modello di accessibilità che sviluppa linee guida e moduli operativi integrabili all’interno della proposta educativa di altri musei.
Museo per tutti si sviluppa in diverse azioni condotte da un gruppo di lavoro composto da esperti in beni culturali e accessibilità, e operatori nell’ambito psicopedagogico: a partire dalle peculiarità di ciascuno dei musei aderenti, viene creato un percorso innovativo di formazione e progettazione partecipata del personale dei musei per costruire una guida fruibile dalle persone con disabilità intellettiva.
Oggi il progetto è diventato una rete che ha consentito di costruire strumenti e percorsi specifici per persone con disabilità intellettiva presso il Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona, Castello De Albertis a Genova, Reggia di Venaria (Torino), La Galleria Nazionale di Roma e il Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino (Firenze); e ancora al Museo degli Innocenti di Firenze, nelle quattro sedi del Museo Nazionale Romano a Roma (Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo, Crypta Balbi e Palazzo Altemps), nel Castello Sforzesco di Milano e nella Pinacoteca di Brera, sempre a Milano, alla Galleria Giannoni di Novara, al Parco Archeologico di Pompei.
Nel 2017 è stato realizzato inoltre – in lingua italiana, catalana e inglese – un percorso di visita accessibile alle persone con disabilità intellettiva all’installazione dell’artista catalano Antoni Abad “Catalonia in Venice – La Venezia che non si vede”, presente alla 57esima Biennale di Venezia.
Dall’esperienza maturata con il progetto Museo per tutti e grazie al FAI – Fondo Ambiente Italiano, nel 2016 ha preso avvio Bene FAI per tutti. Ideato e realizzato da L’abilità con Fondazione De Agostini e grazie al sostegno di JTI, il progetto è finalizzato alla creazione di percorsi e materiali accessibili per la fruizione di beni del Fondo Ambiente Italiano per persone con disabilità intellettiva.
Da settembre 2021 è online il nuovo sito internet dedicato al progetto, raggiungibile all’indirizzo museopertutti.org e che risponde ai criteri di accessibilità del web, consultabile anche in lingua inglese. Il sito presenta il progetto e i luoghi di cultura che hanno aderito all’iniziativa sia alle persone con disabilità intellettiva – attraverso un’introduzione dedicata in homepage, con immagini e testi facilitati in linguaggio “easy to read” – sia agli addetti ai lavori degli ambiti culturale e socioassistenziale. Attraverso il sito i visitatori con disabilità intellettiva e i loro caregiver possono trovare i luoghi di cultura che sono diventati accessibili con tutte le informazioni di contatto e scaricare gratuitamente la guida per prepararsi alla visita.
Oltre al sito, gli interessati al progetto e ai luoghi di cultura accessibili possono rimanere aggiornati attraverso la newsletter dedicata e le pagine Facebook e Instagram di Museo per tutti.
Questo progetto aderisce al programma dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, rispondendo all’obiettivo 3. Salute e benessere e 10. Ridurre le disuguaglianze.