Il 18 giugno, con la fine del lockdown dovuto alla pandemia, hanno riaperto i laboratori della Scuola del Fare di Napoli, un progetto di contrasto all’abbandono scolastico …
La Scuola del Fare
Un modo innovativo di fare scuola per contrastare l’abbandono scolastico e facilitare uno sbocco lavorativo concreto
La Fondazione Alberto e Franca Riva è impegnata nel contrasto al disagio sociale in Italia e all’estero, e coopera con organizzazioni del Terzo Settore al fine di ottimizzare l’efficacia del suo intervento. La mission è pianificare, seguire e implementare progetti che possano contribuire a uno sviluppo sostenibile di aree in forte degrado socioeconomico, attraverso la creazione di opportunità di lavoro dignitoso per le persone, e di riscatto sociale per il territorio.
La Fondazione Riva dal 2014 è tra i soci della Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus (assieme a L’Altra Napoli Onlus, Fondazione Grimaldi e diversi enti del territorio partenopeo) che, nel 2018, ha avviato il progetto La Scuola del Fare insieme con altri partner (Cometa Formazione, CNOS-FAP/Salesiani per il lavoro, IF Imparare e Fare, Coop. Soc. Il Millepiedi) per contrastare il disagio sociale e la dispersione scolastica in un’area particolarmente difficile come la Terza Municipalità di Napoli. Il contesto, infatti, si presenta caratterizzato da una notevole eterogeneità sociale ed economica, che influisce sui sogni, progetti e aspettative dei ragazzi, soprattutto in età scolare. L’abbandono scolastico qui è correlato alla disoccupazione dei genitori, al basso reddito della famiglia e al disagio radicato nel territorio. Lacune formative, analfabetismo funzionale e di ritorno, ambiente culturalmente povero conducono all’accumulo di frustrazioni e all’inattività che genera nei ragazzi bassa autostima, assenza di stimoli, sentimenti di inadeguatezza.
La Scuola del Fare si presenta quindi come un progetto di contrasto al fenomeno diffuso della dispersione scolastica capace anche di agevolare uno sbocco lavorativo concreto: una scuola attenta sia alle sensibilità dei ragazzi sia alle competenze richieste dalle aziende del territorio.
Grazie alla collaborazione con l’Unione Industriali di Napoli, sono stati individuati due ambiti professionali – automotive e logistica – che rispondono alle esigenze del territorio campano e che hanno indirizzato la creazione di due percorsi di formazione professionale per le qualifiche di “Operatore riparazione di veicoli a motore” e di “Operatore dei sistemi e dei servizi logistici”.
La scuola ha sede nell’Istituto Don Bosco, nel Rione Doganella, su 1.200 m² ristrutturati dalla Fondazione Riva col fine di realizzare un luogo bello – perché attraverso la bellezza si educa – e funzionale: aule 3.0 per una didattica inclusiva e digitale, e laboratori con attrezzature all’avanguardia per la formazione pratica. Il percorso triennale è articolato su mille ore di insegnamento per ogni anno e caratterizzato da una forte connessione tra gli insegnamenti dell’area generale e quelli di indirizzo. Dal secondo anno vengono attivati stage, alternanza scuola/lavoro e formazione on the job nelle aziende partner. I contratti di apprendistato iniziano dal terzo anno.
Partner del percorso di formazione nel campo automotive sono le officine aderenti al Gruppo FCA, i centri vendita Motor Village e quelli del Gruppo Arval Italia; tra le aziende coinvolte per la formazione in ambito logistico SDA Express, Poste Italiane, Aeroporto di Napoli e Pastificio Garofalo, che offrono esperienze molto diversificate e complementari.
Riconosciuta dalla Regione Campania, la Scuola del Fare ha avviato il primo ciclo di corsi nel settembre 2019 con 20 studenti per ogni classe dei due ambiti professionali individuati. A regime la scuola accoglierà 120 studenti.
Il progetto è finanziato dalla Fondazione Riva, dall’Impresa Sociale con i Bambini e dalla Regione Campania.
L’impegno della Fondazione De Agostini è finalizzato a sostenere, nel primo anno di attività, la formazione dei docenti in strutture di eccellenza in Italia e all’estero, i corsi extra scolastici, le visite in azienda, i viaggi formativi per gli studenti e l’acquisto di attrezzature didattiche innovative.