Aggiungi un posto a tavola
Una opportunità di crescita per minori migranti non accompagnati
Il numero di minori stranieri non accompagnati (MSNA) presenti sul territorio nazionale è in costante aumento: dai dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali , ad aprile 2017, risultano censiti più di 15.000 minori non accompagnati – 93% maschi e 7% femmine – di cui oltre l’84% ha fra i 16 e i 17 anni.
La risposta a questi arrivi, in termini di accoglienza, ha coinvolto quasi tutte le regioni italiane ma in misura fortemente disomogenea: la più impegnata è la Sicilia, seguita dalla Calabria e dall’Emilia Romagna; il Piemonte si colloca all’undicesimo posto.
Per dare una risposta a questa situazione emergenziale la Cooperativa Terremondo di Torino, in collaborazione con l’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi, ha deciso di avviare un progetto dedicato alla prima accoglienza di minori stranieri non accompagnati, promossa all’interno del programma FAMI/Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione.
Al momento dell’ingresso nelle strutture di accoglienza oltre il 90% dei minori hanno 17 anni e spesso sono prossimi al compimento della maggiore età. Il breve tempo a disposizione spesso non consente di attivare tutte le procedure (nomina del tutore, richiesta di permesso di soggiorno per minore età o per protezione internazionale, etc..) necessarie per la tutela del minore che col compimento dei 18 anni rischia di fuoriuscire dai percorsi di accoglienza senza aver raggiunto l’autonomia (linguistica, di conoscenza del territorio, scolastica, formativa, di orientamento) necessaria per muoversi sul territorio ed evitare il rischio di incorrere in devianze.
Occorre dunque pensare soluzioni alternative che possano supportare i percorsi tradizionali di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati nel passaggio alla maggiore età, momento particolarmente critico e che determina numerosi scompensi e difficoltà ulteriori.
Il progetto Aggiungi un posto a tavola intende individuare delle famiglie affidatarie disponibili ad accogliere all’interno del proprio nucleo, per un periodo massimo di dodici mesi, minori stranieri non accompagnati nel delicato passaggio alla maggiore età.
La famiglia diventa per il giovane punto di riferimento nel percorso di crescita personale, nell’orientamento scolastico, formativo e lavorativo, nella maturazione dell’autonomia e dell’integrazione sociale.
Le relazioni umane che si instaurano all’interno di una famiglia sono elemento facilitatore per migliorare la conoscenza della lingua italiana, quando necessario, per inserire i ragazzi nel tessuto sociale del territorio, per accompagnarli nella ricerca di soluzioni abitative sostenibili post progetto e nell’orientamento lavorativo
La Fondazione De Agostini sostiene tutti i costi di questo intervento che prevede l’accoglienza di dieci minori per la durata di un anno.