Adèle e Miryam
Il mio nome è Adèle. Con mio marito Jean abbiamo adottato la piccola Miryam. La storia di nostra figlia è iniziata in un modo singolare. Abbandonata alla nascita dalla madre biologica, l’abbiamo accolta da quando aveva solo cinque giorni.
Abbiamo capito subito che qualcosa nella sua salute non andava. Respirava con difficoltà, emettendo strani suoni. L’abbiamo portata all’ospedale, dove gli esami diagnostici hanno confermato che nostra figlia soffriva di una malformazione cardiaca e polmonare.
Aveva bisogno di un intervento chirurgico che da noi in Senegal non viene praticato, e così è iniziata la nostra battaglia per trovare i mezzi necessari affinché potesse essere curata in Europa.
Abbiamo bussato a tutte le porte possibili, finché – grazie a suor Gabrielle, delle suore missionarie francescane di Maria – siamo arrivati a KIM. È grazie al sostegno di questa associazione che Miryam ha potuto avere le cure migliori all’Ospedale Bambin Gesù di Roma, dove è stata operata con successo nell’agosto di quest’anno.
Non finirò mai di dire grazie all’associazione KIM, senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile. Fin dal nostro arrivo e in ogni momento siamo stati accolti con tutte le attenzioni, e malgrado l’ostacolo della lingua abbiamo potuto avere scambi in grande amicizia. Non è stato risparmiato nessuno sforzo per metterci nelle migliori condizioni possibili, rispondendo a ogni nostra richiesta.
Oggi nostra figlia è rinata. Dopo l’intervento si è completamente ripresa, e possiamo vederla correre come tutti i bambini della sua età.
Credits foto: Elisa Clementelli