Dall’Afghanistan all’Italia un corridoio verso la libertà
15 agosto 2021: i miliziani del gruppo radicale islamista dei talebani prendono il potere in Afghanistan. In migliaia, tra civili afghani e cittadini stranieri, cercano disperatamente di abbandonare il Paese. In una situazione caotica dove si sommano violenze, abusi e repressioni, fin da subito a pagare il prezzo più alto sono donne e minori.
A partire dal 22 agosto scorso la Comunità di Sant’Egidio ha collaborato con le autorità italiane facilitando l’arrivo e l’accoglienza dei primi evacuati giunti all’aeroporto di Fiumicino da Kabul, ma dopo la prima emergenza si rende ora necessario in Italia un piano straordinario per sostenere i rifugiati dedicato in modo specifico a donne e minori.
Nasce così il progetto “Corridoi Umanitari – Afghanistan”, con l’obiettivo di accogliere a Roma, da novembre 2021 ad aprile 2023 presso una struttura resa disponibile alla Comunità di Sant’Egidio, 50 profughi (in maggioranza donne e minori) arrivati nel nostro Paese attraverso le evacuazioni organizzate dal Governo italiano e i corridoi umanitari dalla Grecia e dalla Bosnia. L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione De Agostini, risponde non solo ai bisogni primari dei rifugiati fornendo alloggio, beni di prima necessità e servizi, ma vuole soprattutto favorire l’integrazione nel tessuto sociale con corsi di lingua italiana, supporto legale e medico, orientamento e consulenza per trovare lavoro e diventare autonomi. Un nuovo percorso di crescita, un nuovo viaggio da affrontare con un nuovo passaporto, quello della libertà e della dignità ritrovate.